Posa flottante o incollata?

06 Settembre 2022

Nella scelta del tipo di posa entrano fattori oggettivi e fattori soggettivi. I primi sono legati alla tipologia di parquet, alle condizioni e caratteristiche del sottofondo e dell’ambiente. I secondi sono invece legati alla percezione soggettiva del cliente, al suo sistema valoriale e alle sue priorità.

Fattori oggettivi: tipologie di parquet e spessore

Per molte tipologie di parquet la posa incollata è una scelta praticamente obbligata. Questo vale per il massello, per le pose a spina o a disegno, per i listelli di formato piccolo e per i listoni di spessore inferiore a 14mm, salvo che il produttore ne abbia testato la stabilità in posa flottante e pertanto ne dichiari in scheda prodotto l’idoneità.

Semplificando al massimo, può essere posato flottante un parquet stratificato, cioè composto da più strati, di dimensione non piccola, di spessore minimo 14mm e che abbia un incastro idoneo per la posa flottante, ovvero un maschio di almeno 6mm oppure una delle varianti di incastro a click.

Fattori oggettivi: l’umidità del sottofondo e la posa flottante

La posa flottante è consigliata quando il sottofondo non sia perfettamente asciutto o vi sia il rischio di umidità di risalita. In questo caso, l’utilizzo di un materassino sottoparquet provvisto di barriera al vapore consente di salvaguardare che l’umidità, purché comunque entro limiti definiti, entri in contatto con il legno.

Fattori oggettivi: sottofondo non perfettamente planare

La posa flottante è inoltre consigliata quando il sottofondo non sia perfettamente planare e non vi siano le condizioni (o la volontà) di livellarlo. È comunque importante ricordare che in caso di posa flottante su sottofondo non planare, esiste il rischio che si abbiano da subito o nel tempo scricchiolii al calpestio.

Fattori soggettivi per la scelta tra posa flottante e non

  • La posa flottante è più facile ed è quindi la scelta preferibile in caso di posa fai-da-te. La posa flottante è fattibile anche da un non professionista purché rispetti due regole fondamentali: lasciare perimetralmente uno spazio di dilatazione al parquet e applicare colla vinilica D3 nella “femmina” della tavola sia sul lato lungo che su quello corto. Quest’ultima regola è fondamentale per evitare che nel tempo si formino distanziamenti tra le tavole.
  • La posa flottante è anche preferita in caso di posa su pavimento preesistente. Serva per non rovinare il vecchio pavimento, perché di pregio o perché si pensa in futuro a ripristinarlo (ad esempio nelle case in affitto).
  • La posa flottante consente un più facile smantellamento totale o parziale del parquet, senza dover poi riprendere il massetto e ripulirlo dai collanti. Qualora però si voglia procedere alla sostituzione di un singolo elemento, soprattutto se posizionato in centro stanza, la posa incollata dà sicuramente meno problemi.
  • La posa incollata è da prediligere per ridurre al minimo la rumorosità al calpestio. Il parquet flottante ha infatti un suono tipico e sordo che spesso un cliente non abituato tende a non gradire. Inoltre, nel tempo, possono originarsi scricchiolii molto difficili da eliminare.

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